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How to be a Diva: Lucca Effetto Cinema Notte Edition

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Sabato 4 ottobre 2014. Lucca Effetto Cinema Notte

A Lucca non avremo eventi modaioli del calibro della Fashion Week milanese, ma diciamo che per quanto riguarda film&fumetti ce la caviamo piuttosto bene.

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Proprio per questo, in onore del Lucca Film Festival, per il secondo anno consecutivo Lucca per una notte si trasforma in una moderna Cinecittà, un set cinematografico a cielo aperto. Infatti disseminate per tutto il centro storico ben 18 location, ognuna delle quali, ovviamente, è animata da un film diverso: cinque aree ispirate a cinque generi cinematografici diversi che offriranno dalle 19 in poi performance live a tema. Questa è la meraviglia di Lucca Effetto Cinema Notte, un evento unico in tutta Europa.

Chiaramente lo staff dei locali in cui sono ambientati i vari film sarà vestito a tema, ma se non volete essere da meno, ecco alcuni suggerimenti per i look dei miei film preferiti tra quelli in scena.

Satine e il Moulin Rouge

how to be a diva lucca effetto cinema notteConfesso senza imbarazzo di aver praticamente consumato il dvd e di sapere per filo e per segno ogni canzone e battuta di questo film la cui meravigliosa protagonista è interpretata nientepopodimenoche da Nicole Kidman.
Ambientato sul palcoscenico del Moulin Rouge ai tempi d’oro, questo è il travestimento che meno lascia all’immaginazione: corsetti togli-respiro e reggicalze mozza fiato sono l’ingrediente principale di questo look. Certo è vero che ad ottobre l’ultimo nostro pensiero è quello di andare a giro mezze nude, ma diciamo che le linee guida le possiamo mantenere: top con scollo a cuore al posto del corsetto, hot pants neri (proprio per non uscire in mutande) e calze a rete, meglio se con la balza in pizzo, poi, per coprire il tutto, un cappotto scuro, il più lungo possibile. Dei tacchi non occorre che ve lo dica, vero?

Per gli accessori invece tiriamo fuori tutto ciò che brilla (“Diamonds are a girl’s best friend”, ricordate?) e portiamocelo dietro con mani protette da guanti lunghi fin sopra il gomito; il trucco invece deve essere su base chiarissima con la bocca, in rosso è chiaro, che spicca insieme ad un neo disegnato sopra il labbro e delle sopracciglia sottili e allungate, per conferire quello sguardo languido tipico della nostra ballerina preferita.

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I Roaring Twenties e il Grande Gatsby

anni30Alzi la mano chi di voi non ha partecipato ad una festa a tema anni ’20 nel 2013. Bene, suppongo siate già abbastanza ferrati, ma un ripassino non fa mai male. La cosa fondamentale per un look anni ’20 non sono tanto le perle nè il vestito tagliato a vita bassa o le frange: la cosa che più fa roaring twenties sono i capelli. Non sarò però io a spiegarvi come ottenere una simile acconciatura, ma bensì YouTube che, al vostro digitare le parole “Roaring Twenties Hair”, si aprirà e vi rivelerà i suoi segreti come se fosse la grotta dei Quaranta Ladroni. Una volta ultimata l’acconciatura (vi dico in anticipo di armarvi di pazienza, lacca e tante forcine) trovare il vestito è davvero la cosa più semplice e, se lo avete già in casa non ci sono problemi, ma se invece vi manca proprio una capo anni ’20 nell’armadio ci sono un sacco di metodi alternativi per essere ugualmente perfette: con un vestito lungo (dal ginocchio in giù, mi raccomando) morbido da segnare con un nastro, una passamaneria o una piccola stola anni'30all’altezza delle anche per avere un aspetto più sofisticato, un top morbido a cui fissare temporaneamente (sia con ago e filo che con alcune spille da balia: nel caso utilizziate le seconde non vi dimenticate di coprire il tutto sempre con un nastro o una passamaneria) un pezzo di stoffa che faccia da gonna o un vestitino nero- che cade giù morbido- a cui fissare delle frange per un look più da garçonne. Ultimate il tutto con cinque o sei giri di perle (più sono, meglio è), guanti lunghi, calze a rete o nere velate, una cloche nel caso l’abbiate, rossetto rosso cupo et voilà, pronte per ballare.

Bastardi Senza Gloria e l’austerità degli anni ’40

Quando è uscito nei cinema tutte noi, nel profondo del nostro cuore, abbiamo desiderato l’abito rosso di Shoshanna Dreyfus (e anche il coraggio di indossarlo) e un Brad Pitt in giacca da smoking bianca.

Per Brad sfortunatamente c’è più poco da fare (esattamente come con l’amico George), ma forse con il vestito abbiamo ancora qualche speranza: le linee degli abiti anni ’40 sono allungate ma molto più filiformi rispetto alla decade successiva, caratterizzata da gonne ampie e vitini di vespa, quindi molto facili da replicare.

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Un vestito longuette aderente segnato in vita da una cintura molto sottile è quello che fa al caso vostro, meglio se a maniche lunghe o con una manica a tre- quarti; una camicetta di seta (bianca o panna, non nera!) dentro una pencil può essere una soluzione perfetta, esattamente come un tailleur con la gonna. Divieto assoluto per i pantaloni.

Ovviamente poi sono i dettagli che fanno la differenza quindi per completare il tutto cercate di nuovo su internet come ottenere le onde morbide alla Gilda, dopodiché sfoderate i cappelli e posizionateli sulle ventitrè, calate la veletta del vostro fascinator sugli occhi, portate a mano la vostra borsetta e anche i guanti corti in camoscio, macchiate di rosso scarlatto il bocchino della sigaretta, gettatevi sulle spalle la stola in pelliccia (anche finta ci sta bene) e girate i tacchi per far vedere a tutti gli uomini la riga nera che corre lungo i vostri collant.

Adesso non vi resta che scegliere tra questi film o tra gli altri 15 che vi rimangono e iniziare a prepararvi per sabato sera al suono di Ciak… AZIONE!!

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